La carte blanche de Laura Sérani

2011

 

Laura Serani (Italie) est commissaire d’expositions, de projets éditoriaux et audiovisuels pour de grandes institutions culturelles et des festivals. Elle est actuellement co-directeur artistique des Rencontres de Bamako, Biennale africaine de la photographie qui se déroule au Mali.

Elle a été déléguée artistique du Mois de la Photo à Paris en 2008, directrice du Si Fest, Savignano Immagini Festival, en 2007-2008, et commissaire de plusieurs projets pour la Saison de la Turquie en France et la Maison Européenne de la Photographie à Paris, ainsi que pour la ville de Reggio Emilia en Italie. De 1985 à 2006, elle a dirigé les Galeries Photo de la Fnac en France et à l’étranger ainsi que la Collection Fnac.

Projections « Emerging photography »

Trois projections de la serie « Emerging photography » sont également présentées :

« Emerging photography from Italy 2 »
DVD de 48 minutes, 2010
Conception et direction artistique Laura Serani
Istituto Italiano di Cultura de Paris

  • Marco Ambrosi, Portraits in black
  • Marco Barbon, Asmara Dream
  • Giorgio Barrera, New York City, Station ends
  • Carmine Mauro Daprile, Mattettunin /Cosplay
  • Marco Ferraris, End of Reality
  • Francesco Jodice, HIKIKOMORI
  • Nicola Lo Calzo, Morgante
  • Susanna Pozzoli, On the Block, Harlem Private View
  • Jacopo Benassi, TALKIN/ASS
  • Francesca Bontempi, Tavole del Tempo
  • Ottavia Castellina, Here I am again
  • Lorenzo Castore, Notebook
  • Vittorio Mortarotti, Home & Nordkapp

 

« Emerging photography from Turkey »
Slideshow, 20’40’’, 2009
Conception et direction artistique Laura Serani
Production Genis Aci Project Office/ Fotografia Europea Reggio Emilia

Negli ultimi anni la fotografia contemporanea in Turchia sta conoscendo un periodo di rapida crescita di pari passo con lo sviluppo dell’arte contemporanea, ormai ampiamente riconosciuta in ambito internazionale. Emerging Photography From Turkey è una selezione che riunisce il lavoro di cinque fotografi particolarmente rappresentativi delle pratiche fotografiche contemporanee.

Silva Bingaz (Malata, Turchia, 1967) influenzata dalla propria complessa vita, crea nella serie Coast una fiction di stessa, in cui parla dell’amore, dell’affetto, della morte, dell’attimo, delle cose che cambiano e di quelle che invece restano immutate.

Melisa Önel (İzmir, Turchia, 1980) allestisce le proprie fotografie, costruisce performance o istallazioni temporanee. A volte crea dei personaggi che spogliano la persona ritratta nella foto della propria identità, altre volte crea dei attimi di silenzio che portano altre persone e luoghi dentro la sua realtà privata.

Yusuf Sevinçli (Zonguldak, Turchia, 1980) sceglie soggetti a partire dalla propria esperienza. Nelle sue serie senza titolo, ritrae amici, strani incontri, momenti privati e scenari urbani.

Alp Sime (Istanbul, 1970) uno dei fotografi più rinomati della sua generazione, propone nella sua serie Parallax scene che gli abitanti di Istanbul incontrano abitualmente e emozioni collettive, quasi un diario dei sogni in attesa di interpretazione.

Ali Taptık (İstanbul, 1983) espone scatti connesse con l’esperienza di realtà urbane ammassate nelle sue serie Kaza ve Kader (Accident and Fate) che tratta di relazioni, luoghi, gente, emozioni e coincidenze.

GENİŞ AÇI PROJECT OFFICE (GAPO) è stato fondato a Istanbul all’inizio del 2007 da Refik Akyüz e Serdar Darendeliler ed è basato sull’esperienza e competenza del Geniş Açı Photography Magazine. GAPO promuove la nuova generazione di fotografi turchi esordienti aiutandoli ad ottenere attenzione a livello internazionale organizzando mostre, pubblicando libri, e attraverso contributi editoriali su riviste e siti web in collaborazione con istituzioni internazionali, festival e curatori.

 

EMERGING PHOTOGRAPHY FROM ITALY
Le magnétisme de Paris sur les jeunes photographes italiens
P.O.M. 40’ , 2008
Conception et direction artistique Laura Serani
Réalisation et montage Antoine Ferrando / Territoires de Fictions
Production Istituto Italiano di Cultura à Paris.
Mois de la Photo à Paris 2008.

CLAUDIO GOBBI

Persistance
Parte di un progetto nato nella primavera 2002, queste immagini ripercorrono un viaggio nella memoria collettiva europea, rivisitando i luoghi storici di aggregazione culturale, politica, religiosa. Claudio Gobbi descrive un percorso attraverso l’Europa nel tentativo di ricreare un itinerario culturale dell’identità nascosta di un continente in rapida trasformazione. Differenze e analogie di un percorso comune in seno alla vecchia Europa e alle realtà più recenti.

VALERIO VINCENZO

Divertissement
Opera sui contrasti tra i parchi divertimento e il paesaggio che li circonda, è stata esposta nel 2006 al Photoespaña à Madrid (Descubrimientos) e selezionata tra le finaliste per la Bourse du Talent 2006 Kodak.

La Toile, ricerca fotografica nelle sale cinematografiche, fa parte del progetto collettivo « Territoires de fictions » esposto ad Arles, Tolosa e Roma.

A Day in Paris
24 ore in cinque diverse Parigi degli Stati Uniti : le fotografie indagano le città di Parigi in Texas, Tennessee, Arkansas e Kentucky. Le immagini sono mischiate : l’omogeneità dei luoghi trasforma queste quattro città tra 3.000 e 30.000 abitanti, situate a centinaia di chilometri le une dalle altre, in un solo luogo immaginario. Questa serie si sviluppa come un reportage per un film, anch’esso immaginario, che mostra l’altra faccia del mito americano della città a misura d’uomo : il senso del vuoto, la stagnazione, la mancanza di aspirazioni.

PAOLO VERZONE

Beyrouth avant et après
Realizzata in due tempi, quest’opera mostra le due facce di una stessa città, prima e dopo la guerra. La prima serie a colori, è composta da fotografie scattate prima dell’estate del 2006. La seconda serie, con viste panoramiche in bianco e nero, documenta i primi tre giorni dopo il cessate il fuoco dell’agosto del 2006, in seguito ai trenta giorni consecutivi di bombardamenti.
MARTINA DELLA VALLE

Traces d’impressions urbaines
Una ricerca artistica che prende forma attraverso una tecnica raffinata e uno sguardo attento, per restituire storie e oggetti carichi di emozioni. Semplici oggetti della vita quotidiana, specchi, libri trovati sulle bancarelle dei mercatini delle pulci e storie della vita di tutti i giorni cercate nel buio della camera oscura. La serie Urban Trace è nata dalle inchieste fotografiche realizzate passeggiando tra le strade di Parigi e di Firenze.
GUIA BESANA

Inside Teheran
Arrivata a Teheran nel gennaio 2004 l’artista rivolge il suo interesse verso la vita che si svolge negli interni delle abitazioni. Con la sua forte attrazione per le sfumature più impercettibili, Guia Besana evoca la complessa struttura sociale iraniana, mostrando la relazione tra interno ed esterno, contraddizioni che si traducono negli spazi e nei luoghi.

Paroles d’Istanbul
E’ il ritratto di venti donne di età, religione, estrazione sociale e professione diversa, accomunate dalla residenza nella città di Istanbul. Questo progetto dona la parola alle donne turche, racconta le loro condizioni di vita attuali e le loro speranze di miglioramento nel caso la turchia entrasse nell’Unione Europea.

PAOLO WOODS

ChinAfrica. Il Far West Cinese
P.O.M. (piccola opera multimEdiale), 2 min, 2008
In collaborazione con LUCCAdigitalPHOTOfest e con il GRIN (Gruppo Redattori Iconografici Nazionale)

Per alleviare la sua sete di petrolio e la sua fame di rame, d’uranio e di legname, Pechino ha lanciato le sue imprese e i suoi avventurieri alla conquista dell’Africa. Per i 500.000 cinesi che vi si sono riversati il continente nero è la promessa di un Far West del XXI secolo. Alcuni hanno già fatto fortuna, altri vendono ancora paccottiglia ai bordi delle strade infuocate dei paesi più poveri del mondo. Per gli africani è forse l’evento più importante dei loro 40 anni d’indipendenza. I cinesi non assomigliano agli ex-coloni. Seducono i popoli perché costruiscono strade, dighe e ospedali, e i dittatori perché non parlano di democrazia o trasparenza. Lungo le ferrovie dell’Angola, nelle foreste del Congo, nei karaoke in Nigeria e nei campi di lavoro in Algeria, Paolo Woods e Serge Michel documentano l’esperienza dei cinesi in Africa.
“Dalle campagne impoverite nel cuore della Cina alle poltrone in cuoio dei ministri africani, cerchiamo di raccontare l’avventura dei cinesi partiti per costruire, produrre e investire in una terra che l’occidente giudica ormai buona solo a ricevere aiuti umanitari.
Sono immagini rare a causa degli ordini di Pechino, che ha paura di troppo clamore intorno alla sua conquista. Queste foto cercano di dare volto ad un fenomeno che non è solo il prodotto della globalizzazione ma la sua realizzazione definitiva.
Il lavoro s’inserisce nella continuità della ricerca che sto facendo da 8 anni : progetti di lunga durata, auto prodotti, in testo ed immagini, su realtà contemporanee d’enorme impatto ma con scarsa visibilità.” Paolo Woods

Artistes